TERAMO – Critiche di Rifondazione Comunista all’indomani dell’entrata in funzione del nuovo sistema di videosorveglianza in sostituzione dei varchi fissi per il controllo degli ingressi nella Ztl. "Sfidiamo il sindaco Brucchi a smentirci – attacca il circolo teramano del partito di sinistra – ma il fine ultimo è quello di far cassa". "Posizionare telecamere nei pressi delle zone a traffico limitato con cartelli che comunicano orari di accesso poco visibili per chi è alla guida – spiega Rifondazione Comunista – è un vecchio escamotage utilizzato da tanti Comuni in difficoltà che, puntando sulla distrazione degli automobilisti, provano a far quadrare i propri bilanci in rosso". Secondo il circolo, a ‘salvarsi’ sarà solo chi potrà abituarsi alla "trappola" nel periodo di prova che andrà avanti fino a dicembre. "Molti – attacca Rifondazione – soprattutto chi arriva in città da paesi vicini e fuori Teramo si ritroverà a dover pagare multe salate". "In un periodo di crisi come quello attuale – chiude il circolo – Rifondazione Comunista si sarebbe aspettata un’attenzione diversa nei confronti di coloro che lottano per sopravvivere, ma non potevamo forse chiedere di più a un’amministrazione che ha scelto di far gravare sui cittadini il costo di nove assessori per il solo gusto di soddisfare le varie correnti gattiane e dalmaziane".
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